Che cos’è l’effetto PID sui moduli fotovoltaici?
Il PID può anche essere considerato un segno di invecchiamento.
Il cosiddetto PID (dall’inglese Potential Induced Degradation ovvero Degrado Indotto dal Potenziale ) dei moduli fotovoltaici è un effetto che riguarda il potenziale dei moduli rispetto a terra e che influisce sulla potenza del modulo riducendola sempre di più nel tempo.
La causa principale del PID è considerata l’alta tensione tra le celle solari incapsulate e la superficie del vetro frontale, che viene messa a terra attraverso il telaio o la sottostruttura.
Questo può portare ad una migrazione indesiderata dei portatori di carica (ioni / elettroni), che riduce le prestazioni della cella. In caso di tensioni elevate dovute a collegamenti di stringa più lunghi, l’effetto PID può verificarsi anche in modo più forte. L’elevata umidità e la temperatura accelerano questo processo.
Il PID rappresenta un problema ad elevata criticità, perché generalmente si sviluppa solo a distanza di mesi dall’installazione dell’impianto fotovoltaico. Inoltre, a differenza di altri difetti del modulo (come la delaminazione o l’ingiallimento delle parti), il PID non è distinguibile a occhio nudo.
Qual è lo standard di riferimento più importante per il rilevamento di moduli privi di PID?
Lo standard di riferimento per i moduli è la IEC TS 62804-1: 2015 “Moduli fotovoltaici (PV) – Metodi di prova per il rilevamento del degrado indotto da PID (Potential Induced Degradation)”.
Per ottenere la certificazione “PID-free” in ottemperanza a tale norma, i produttori devono scegliere con oculatezza le componenti del modulo ed ottimizzare i propri processi di produzione.
Nei test PID, le celle solari vengono esposte esattamente alle condizioni in cui questo fenomeno si verifica: temperature elevate ed un elevato potenziale elettrico tra la superficie del vetro e la cella solare. Le condizioni del test sono 60 ° C di temperatura ambiente e 85% di umidità, con un potenziale negativo di 1000 V per una durata di 96 ore. Le celle non devono registrare una diminuzione di potenza maggiore del 5%.
A tale scopo, aleo esegue test interni approfonditi con criteri ancora più rigorosi. Per un’approvazione di nuove componenti del modulo, in aleo è ammesso soltanto un degrado nettamente inferiore a quello specificato dalla norma. Questi controlli interni di qualità si sono dimostrati efficaci nei laboratori di prova esterni e i moduli aleo, che hanno superato i test per anni con un risultato inferiore all’1% del degrado delle prestazioni, hanno continuato a migliorare. In una serie di test PID condotti dal Fraunhofer ISE nel dicembre 2019, nessun modulo aleo ha ottenuto una percentuale PID superiore a 0,68%.
Moduli fotovoltaici ad alta efficienza aleo solar – PID Free
Durante i test contro il PID dello scorso Dicembre, il nuovo pannello aleo X63, ha addirittura raggiunto la sorprendente percentuale di degrado dello 0,37% della potenza di uscita.
Potete trovare il nostro certificato PID qui: https://www.aleo-solar.com/app/uploads/2020/01/COTR-2019-40636_20200114.pdf