DNV GL è conosciuta per la sua procedura di qualificazione prodotti. Uno degli obiettivi di quest’analisi è quello di fornire a compratori ed investitori del fotovoltaico dati certi su affidabilità e prestazioni, in modo da consentire a tutti i soggetti economici coinvolti di strutturare un’efficace gestione del fornitore. All’inizio di giugno DNV GL ha rilasciato il suo ultimo report diffondendo i risultati ottenuti testando una serie di prodotti attraverso severi test qualitativi . Quasi contemporaneamente PV Magazine radunava i professionisti del fotovoltaico per discutere sulla mitigazione dei rischi durante l’intero ciclo vita dell’impianto. Entrambi gli eventi hanno portato alla ribalta punti interessanti ed hanno comunque evidenziato lo stesso tema, ovvero che la qualità nel 2017 resta una questione ancora molto importante
Lo studio di DNV GL ci ricorda che quasi l’80% dei 300 GWp installati ad oggi sono stati allacciati circa 5 anni fa, limitando di fatto la visibilità sull’affidabilità dei prodotti usati. La pressione esercitata sul prezzo, inoltre, ha caratterizzato gli ultimi anni del mercato, rendendo più complessa per i produttori la gestione dell’intera filiera, della riduzione dei costi e di eventuali misure commerciali implementate a livello locale. Ergo, le preoccupazioni sulla qualità sono legittime.
Stephan Padlewski, marketing manager presso Dupont Photovoltaic Solutions, sottolinea in un video trasmesso da PV Magazine, che da un’analisi sul campo condotta dalla sua azienda si è evidenziata una prematura degradazione in un numero significativo di moduli.
4 punti ed una conclusione – attenzione in chi riponete la vostra fiducia
L’analisi di DNV GL può essere letta qui, ma vorremmo ugualmente condividere con voi i 4 punti principali, poiché da sempre professiamo lo stesso credo.
1. La distinta materiali conta
La scelta dei materiali. E’ qui che inizia ogni cosa. Se scegli ottimi componenti, potresti ottenere ottimi moduli. Ma da materiali di bassa qualità, potrai sempre e solo aspettarti un risultato mediocre. La figura sotto, estratta dal report DNV GL, illustra come il comportamento di due pannelli della stessa potenza, ma con una distinta materiali diversa, possa variare in maniera così importante, da mettere a repentaglio la redditività dell’investimento e, alla lunga, la sicurezza stessa dell’impianto.

Ad un certo punto, il prezzo del modulo deriva dal differente costo dei componenti e quindi chi investe otterrà quello per cui ha pagato. Nel richiamare l’importanza dei materiali usati per assemblare i moduli, riteniamo altresì significativo ricordare che le certificazioni IEC non sono uno strumento affidabile per valutare la qualità di un prodotto, poiché i moduli inviati per il test non devono necessariamente corrispondere ai prodotti commercialmente disponibili.
2. Anche lo stabilimento di produzione è importante.
La leggenda che tutti i moduli siano uguali spesso si accompagna alla convinzione che il sito di produzione abbia scarsa rilevanza. Ma lo studio di DNV GL dimostra, invece, che non è affatto così e che una stessa distinta materiali utilizzata in stabilimenti diversi non da gli stessi risultati. Si fa qui esplicito riferimento al know-how necessario a dirigere uno stabilimento di produzione, che può variare in base al sito e alle persone. Quest’affermazione è ulteriormente convalidata dai dati e dall’ esperienza condivise dalla Clean Energy Associates (CEA) durante l’evento PV Magazine ad Intersolar. Basandosi sui risultati ottenuti dal programma Garanzia di Qualità condotto sin dal 2008 sugli stabilimenti e 9 GW di impianti, infatti, CEA ha dimostrato che per lo stesso produttore, le prestazioni possono variare a seconda del sito produttivo e della proprietà (proprie linee produttive vs OEM).

3. Le dimensioni di un’azienda non sono una garanzia di qualità
Questo punto è direttamente legato al precedente. Avere un grosso produttore come fornitore non è una garanzia di qualità, poiché questi produttori generalmente gestiscono una filiera complessa con più distinte materiali, siti produttivi e fornitori OEM (Original Equipment Manufacturer).
4. L’attenzione che il produttore dedica alla qualità fa la differenza
E’ l’ultima considerazione. Dopo tutto, dietro i prodotti ci sono esseri umani con i loro pregi e difetti. Ma i valori reali che caratterizzano un produttore vanno ben oltre le banali affermazioni marketing e sono di fondamentale importanza quando si parla di qualità dei moduli fotovoltaici.
Al di là del semplice prodotto, la questione legata alla qualità dei moduli solleva altri interrogativi
Quando si fa riferimento alla questione qualità illustrata sia nel report DNV GL che dalla tavola rotonda promossa da PV Magazine, si arriva immediatamente ad una conclusione impressionante. Parlando dei mezzi per mitigare i rischi, diventa ovvio che solo EPC/grossi studi di progettazione ne possono disporre. Chi, se non loro, potrebbe altrimenti supervisionare la produzione dell’impianto o analizzarla a campioni? DVN GL conclude il suo report con la seguente affermazione “Raccomandiamo di non fidarsi esclusivamente dei volumi di vendita o della reputazione del produttore per prendere decisioni sugli acquisti”. Quindi, cosa dobbiamo dire ai milioni di proprietari di abitazione in tutto il mondo, che ritengono l’energia solare una fonte affidabile per il futuro? Che non possono contare sul loro fornitore? Sarebbe un vero peccato per il settore. Al di là delle solite affermazioni marketing di coloro che si proclamano leader della qualità, chi decide di affidarsi al fotovoltaico ha in realtà una scelta limitata a quelle poche società che si sono guadagnate lo status di marchi riconosciuti. Perché essere un marchio riconosciuto significa mantenere le proprie promesse ed essere degno di fiducia. Altrimenti si tratta solo di adesivi su un prodotto. E di adesivi ce ne sono tanti nel nostro settore.
C’è inoltre una seconda sfida in ballo, ed è quella collegata alle garanzie. Poiché la qualità non si ferma al solo prodotto, ma si applica anche alla relazione con il cliente, la corretta gestione dei casi in garanzia è ugualmente fondamentale. Lo studio DNV GL valuta S Energy come uno dei migliori attori del settore, mentre sappiamo che in realtà la società è in difficoltà a causa di reclami in Germania. Sarebbe quindi necessario adottare un approccio olistico al tema qualità, per rendere il nostro settore davvero degno di fiducia. La strada è ancora lunga ed il mercato ha le sue responsabilità nel predicare bene e razzolare altrettanto scegliendo i produttori meritevoli e pagando il giusto prezzo per moduli ad alta qualità, i soli in grado di garantire sicurezza e redditività agli impianti fotovoltaici.
Produrre moduli di alta qualità oggi è una scelta faticosa che combina:
– Una cultura aziendale realmente votata alla qualità
– Una selezione rigorosa di materiali di alta qualità e dalla lunga durata
– Il saper associare i materiali in maniera tale da garantire una distinta base fatta per durare
– Processi qualitativi definiti, affidabili e ripetibili in ogni stabilimento produttivo
– Una gestione dei reclami chiara e di facile consultazione per il cliente
Trovare società che oggigiorno si posizionano ai massimi livelli in ogni punto sopra elencato è una sfida ardua nel nostro settore. Ragion per cui la qualità vera, quella fornita sul campo ogni giorno, ripetutamente, e non quella nascosta dietro ad un adesivo, una valutazione o dietro ad una qualsiasi campagna pubblicitaria commerciale, non ha prezzo.